martedì 24 agosto 2010

A Revolution of the Mind

Quali rimedi ci possono essere, si chiedeva d’Holbach nel 1773, per “la dépravation générale des sociétés”, dove così tanti elementi si uniscono nel perpetuare la miseria ed il disordine prevalente? C’è un solo modo:  abolire l’intero corrotto sistema del rango, del privilegio e del pregiudizio e sostituirlo con una società più equa. E c’è soltanto un modo di assumere tale compito: e precisamente, attaccare ”l’errore” e proclamare “la verità”. “Se l’errore, come tutto dimostra, è la fonte di tutti i mali sulla terra”, sosteneva d’Holbach, se gli uomini sono brutali, intolleranti, oppressi e poveri perché hanno idee totalmente sbagliate su cosa sia “la loro felicità” e su tutto il resto, allora è soltanto combattendo “l’errore” con coraggio e determinazione, mostrando agli uomini i loro veri interessi e propagando “des idées saines” che i difetti della società possono essere affrontati. Quando sono strutturali e profondamente radicati nella credulità, nella fiducia nell’autorità e nell’ignoranza, allora “la filosofia” non è soltanto la cosa più appropriata, ma l’unico agente sufficientemente potente per affrettare una completa e veloce rivoluzione.

Paul Thiery, baron d'Holbach, Système de la nature, ou Des Loix du monde physique et du monde moral. Amsterdam 1770, 2:61-66. Citato da Jonathan Israel, A Revolution of the Mind, Princeton University Press, Princeton, 2010, pp.52-53.

mercoledì 11 agosto 2010

Derive

Paperless in francese si potrebbe dire sans papier, che in italiano diventerebbe irregolare, cioè clandestino.